Carpi, 14 maggio 2019

Solo una perfida persona può pensare che, a poche settimane dal voto più importante degli ultimi 70 anni, Bonaccini, Bellelli e Campedelli facciano proclami-promesse, come avevano fatto 5 anni fa, solo a scopo elettorale!
Solo un incallito e accidioso malpensante può supporre che, apposta, i tre politici più rappresentativi del PD, possano non ricordare che le promesse di un nuovo Ospedale, come le promesse di un raddoppiamento della ferrovia Carpi Modena e di un nuovo Palazzetto dello Sport, loro le avevano già fatte più volte!                                                                        
La spiegazione di tale comportamento non va cercata, come qualche sprovveduto cittadino potrebbe fare, nel buio della proposta politica di chi da sempre governa questa città, ma nella bizzarra ma probabile attività della fata Smemorina.
Solo chiamando in causa la fata Smemorina si può spiegare come mai Alberto Bellelli non si ricordi che già nel 2011 il nuovo Ramazzini era inserito nelle priorità regionali con tanto di preventivo di oltre 100 milioni di Euro. Questo è quello che si legge nel PAL 2011-2013 redatto da Ausl e Azienda Ospedaliero Universitaria, Policlinico di Modena e Ctss ( Conferenza territoriale socio  sanitaria ) che Bellelli, allora  Assessore ai servizi Socio Sanitari, doveva ben conoscere unitamente a piani e progetti in materia di pianificazione della rete ospedaliera. In quel documento si ribadiva la necessità di due hub ad alta complessità (Baggiovara e Policlinico) e due ospedali di “riferimento di area” (Carpi e Sassuolo) di particolare livello tecnico e specialistico: chiunque oggi può valutare se  dal punto di vista strutturale gli ospedali di Carpi ( che quest’anno compie 100 anni ) e Sassuolo ( nuovo di pacca) siano confrontabili!
 Se la memoria non è d’aiuto per colpa della fata Smemorina, il Bellelli e compari possono leggere a pagina 86 del PAL che …  “per rispondere ad esigenze di sicurezza e per offrire una risposta coerente con le esigenze più moderne dell’assistenza ospedaliera, è la struttura del nosocomio carpigiano quella  che richiede i prossimi interventi”.
Quindi nessuna “novità” nei discorsi roboanti di questi giorni e nessun sensazionalismo ma solo piccoli e innocenti buchi mnemonici.                 Se non ci fosse la famosa fata Smemorina, infatti tutti ricorderebbero come dopo il terremoto del 2012 Provincia e Regione gestirono i circa 70 milioni di fondi europei per mettere in sesto e potenziare il Policlinico di Modena piuttosto che rinnovare strutturalmente il Ramazzini di Carpi, a cui vennero conferiti solo alcuni milioni per rattoppi e nuove sale operatorie che Campedelli (intervista di questi giorni) dice non adeguate.                
Bè che le sale operatorie fossero costose ed insufficienti io l’avevo detto a Campedelli, che allora era Sindaco; ma cosa lo dico a fare! Tanto nessuno ricorda niente. Così come nessuno ricorda la seduta del Consiglio Comunale del gennaio 2014 dove tutto il PD era schierato compatto con l’allora Direttrice generale della Ausl Mariella Martini ed il Presidente della Provincia Emilio Sabattini che spiegavano la deviazione sciagurata dei fondi destinati ai nosocomi del “cratere sismico”, cioè Carpi e Mirandola, verso il Policlinico modenese che dal terremoto era stato toccato solo marginalmente.
Tutto era già scritto nel PAL del 2011, poi il terremoto del 2012 e… puff, tutti i soldi vengono spesi in altro modo nel 2014.                                     Ed ora il candidato sindaco Bellelli chiama in soccorso il Presidente Bonaccini per comunicare, udite udite, che la costruzione di un nuovo ospedale a Carpi è inserita nella agenda programmatica della Regione .
Ma guarda un po’ questa fata Smemorina quanti discorsi inutili e quante  ripetitive promesse fa fare proprio  ora che siamo prossimi al voto per rinnovare l’Amministrazione della nostra città.                                   
Cosa? Non credete nell’esistenza della fata Smemorina ?! Ma allora sarà l’età: in effetti 70 anni cominciano essere un po’ tanti  ed è ora di cambiare i governanti di Carpi.

Giorgio Verrini, Capo gruppo di Carpi Futura, Candidato capolista alle comunali 2019

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