Carpi, 23 aprile 2019

Sull'aggressione ai danni di una coppia di fidanzati che si è consumata nella notte tra venerdì e sabato interviene Monica Medici, candidata sindaco a Carpi per il M5S. "Ribadendo la piena condanna dell'accaduto, non accetto però l'interpretazione che danno dei fatti l'attuale sindaco e la candidata della Lega - dice Medici - anche quell'episodio è frutto di un disagio crescente, del fallimento delle politiche di integrazione e di un errore di fondo da parte dell'amministrazione: pensare che delegare tutto alle forze dell'ordine sia la soluzione, senza assumersi pienamente la responsabilità di lavorare per una comunità educante".

Medici stigmatizza i commenti di Bellelli e Boccaletti: "Il primo pronuncia parole che ricordano quelle di Salvini, dimostrando di non volersi assumere responsabilità, mentre la seconda ribadisce che a Carpi la situazione è fuori controllo, come se vivessimo in una sorta di Scampia senza saperlo, dimostrando di fare politica sugli slogan senza conoscere a fondo la situazione carpigiana".

"Quanto accaduto evidenzia un contesto che è il medesimo in cui è maturato il fatto dei ragazzini che hanno devastato con i bus l'istituto Meucci - prosegue Medici - molti in città sanno che vi sono alcune bande che vogliono dimostrare il loro potere seminando terrore tra i coetanei. Tanti cittadini incrociano questi ragazzi la sera tardi; sono tenuti sotto controllo dalle forze dell'ordine, sono noti. Si tratta di gruppi multietnici, italiani e stranieri, accomunati da un disagio che nasce già alle medie inferiori, ragazzi spesso seguiti dai nostri servizi sociali, famiglie che sono state chiamate più volte dalla scuola e dalla polizia ma incapaci di gestire il problema. Abbiamo, dunque, a Carpi un serio problema, ma che non è da vedere attraverso la lente che vorrebbero offrirci le propagande di diversa provenienza. Purtroppo, la scuola, ma ancor più i nostri servizi sociali, mostrano di essere in difficoltà. Noi ribadiamo il bisogno di educatori di strada che sappiano portare questi ragazzi verso altri ideali e obiettivi di vita, anche con metodi severi; se pensiamo che la soluzione sia rinchiuderli tutti, sappiate che altri sono già pronti a prendere il loro posto. Non possiamo pensare che le forze dell'ordine facciano tutto e da sole. E con questo non vogliamo giustificare nessun atto di violenza, che come tale va punito. Ma bisogna imprescindibilmente agire a monte. Altro punto è quello di fare in modo che non ci siano attività commerciali che vendono alcolici a tutti fino a tarda notte".

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