l Comune non ci ascolta, il Boschetto è già stato in gran parte distrutto. Non è bastato l’intervento tempestivo dei cittadini alla richiesta di aiuto da parte della Lipu né il supporto di altre associazioni e comitati, quali Consulta Ambiente e Comitato Salviamo gli alberi a Carpi. A nulla sembrano essere valse nemmeno le centinaia di mail inviate al Comune, che hanno creato non pochi problemi all’ufficio Protocollo: il Comune va avanti per la sua strada.

La Lipu era stata informata della vicenda da un residente della zona. La delegata carpigiana Daniela Rustichelli ha incontrato il sindaco Alberto Bellelli lo scorso 17 agosto, esprimendo tutte le perplessità per le autorizzazioni date alla ditta costruttrice. Rustichelli ha aggiunto che non si è tenuto conto minimamente dei danni al verde e alla fauna, rimarcando quanto la Giunta carpigiana sia priva di sensibilità in fatto di tutela del patrimonio naturalistico.

Adesso vorremmo far sapere ai cittadini quali reali danni ha causato la Giunta nel concedere tanta cementificazione e distruzione.

L’area in questione è stata recintata da Via Nuova Ponente fin quasi allo Stradello Morto, tutt’ora ingresso dello Sporting Club, benché non più raggiungibile direttamente dalla Tangenziale.

Si tratta quindi di una vasta zona: tutti abbiamo notato il boschetto vicino a Via Nuova Ponente, molto bello e di superficie poco inferiore a un ettaro che indichiamo con il numero 1. C’è tuttavia anche il bosco siglato con il numero 2: complessivamente si parla di quasi due ettari di bosco, entrambi adulti e ricchi di avifauna.

Tra l’altro è notevole la presenza percentuale di querce, soprattutto nel numero 2, oltre a numerose altre latifoglie buona parte delle quali nate spontaneamente. Oltre all’assorbimento di anidride carbonica (CO2), che per due ettari possiamo stimare in 40 tonnellate/anno, le due compagini boscose rivestivano un importantissimo ruolo come “zona filtro”, per trattenimento di polveri. Poi non è secondaria l’importanza biologica e puramente ambientale, in un’area dove di boschi e/o consociazioni arboree di questa consistenza e pregio non è rimasto praticamente nulla.

Un bosco adulto (20 anni circa) assorbe circa 20 tonnellate di CO2 all’anno; un bosco giovane, o un parco pubblico di nuova realizzazione, praticamente nulla.

La non conservazione di due aree di questa rilevanza è stato un gravissimo atto di insensibilità nei confronti di un ambiente che, come rivelano i dati ufficiosi, emette CO2 nell’atmosfera 10 volte di più di quanto gli alberi presenti riescono ad assorbire.

Quindi il nostro territorio paga, e pagherà sempre, un gap enorme che si riflette già vistosamente e pericolosamente sulla qualità dell’aria che respiriamo.

Quel bosco era un valore mentre il solito parchetto con trecento alberelli non vale la minima parte di quello che c’era! Considerando poi le difficoltà che ci sono per mantenere quel poco che c’è, come tutti sanno.

Il concetto è che i nostri amministratori non hanno ancora capito, specialmente l’assessore all’Ambiente Tosi, che la loro mancanza assoluta di idee, sensibilità e programmazione porta a queste situazioni condivise tra le parti nel goffo tentativo di camuffare le proprie inequivocabili incapacità.

Se fosse stata una Giunta lungimirante avrebbe tutelato i boschetti, e quindi l’emissione di CO2, e obbligato i costruttori ad incrementare il verde già esistente.

Riteniamo indispensabile che un Comune abbia la cultura della tutela dell’Ambiente come condizione primaria per salvaguardare la salute ed il rispetto dell’ambiente urbanistico che salvaguardi il verde, ma non solo per un discorso ornamentale, ma perché indispensabile per l'essere umano come per la fauna.

MoVimento 5 Stelle Carpi

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