“Balcanica” si conclude con il violinista Mario Sehtl

Appuntamenti culturali - Sabato 22 novembre, alle 17.30 all’Auditorium Loria, a ingresso libero. “Il racconto di un violino” l’ultimo appuntamento con la rassegna nel trentennale della strage di Srebrenica

“Balcanica” si conclude con il violinista Mario Sehtl
“Balcanica” si conclude con il violinista Mario Sehtl

Descrizione


È il violinista Mario Šehtl, originario di Sarajevo e carpigiano d’adozione, il protagonista dell’ultimo appuntamento con “Balcanica. Voci e storie dal cuore dell’Europa”, in programma sabato 22 novembre, alle 17.30 all’Auditorium Loria. L’incontro, intitolato “Il racconto di un violino”, è condotto da Silvia Mantovani, dell’Istituto storico di Modena, partecipa Gianluca Magnani, dei Flexus, con i quali Šehtl ha collaborato più volte. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Mario Sehtl è nato a Sarajevo nel 1977 e vive a Carpi da oltre trent’anni. Violinista, polistrumentista, vanta collaborazioni con diversi artisti di calibro nazionale e internazionale. Da diversi anni è membro stabile della formazione modenese degli Zambra Mora e ha collaborato con Vinicio Capossela, Tonino Carotone, Cisco, Flexus, solo per citarne alcuni. Mario è scappato dall’assedio di Sarajevo nel novembre del 1992, portando con sé il suo amato violino, ma solo nell’agosto del 1994 è arrivato in Italia dopo quasi due anni di viaggio tra svariate peripezie
Tra il 1992 e il 1995 la rapida disgregazione della Jugoslavia trascina la Croazia e la Bosnia-Erzegovina in un conflitto sanguinoso che coinvolge i tre maggiori gruppi nazionali: serbi, croati e musulmani. Nel luglio del 1995 a Srebrenica più di ottomila cittadini bosniaco-musulmani vengono trucidati per mano delle truppe serbo-bosniache di Ratko Mladić, nonostante la cittadina della Bosnia orientale fosse stata dichiarata dall’Onu “zona protetta”.
 

Data: 20 Novembre 2025

Tipo di notizia

Comunicato Stampa

Ultimo aggiornamento: 24 Novembre 2025, 8:20