Al Museo tre mostre collegate al Festivalfilosofia su “Paideia”

Appuntamenti culturali - Dal 19 settembre i percorsi espositivi dedicati a “Di mano in mano. Dal filo alla maglia”, “Angeli. Messaggeri tra cielo e terra” e “Formare la storia” sull’identità carpigiana

Al Museo tre mostre collegate al Festivalfilosofia su “Paideia”
Al Museo tre mostre collegate al Festivalfilosofia su “Paideia”

Descrizione

Si ispirano in vario modo al concetto di “Paideia” i tre percorsi espostivi, curati dai Musei di Palazzo dei Pio e dall’Archivio storico comunale, che inaugureranno il 19 settembre, in occasione dell’edizione 2025 del Festivalfilosofia.
Parte dal laboratorio o dalla bottega rinascimentale come luogo di apprendimento “Di mano in mano. Dal filo alla maglia”, la mostra che racconta il lungo percorso identitario e formativo dei laboratori domestici nel corso dei secoli, soffermandosi sulla capacità creativa del territorio e sul passaggio dalla materia prima al prodotto finito. Il laboratorio è spazio di collaborazione tra maestri e apprendisti, luogo di relazioni professionali e familiari, dove l’artigianato diventa arte. Carpi ha adottato questo modello produttivo fin dal Quattrocento, con botteghe familiari di ceramica graffita e poi di scagliola, le stesse dove, tra Sette e Ottocento, è nata la produzione di cappelli di truciolo basata sul lavoro a domicilio. Dopo la guerra, il lavoro delle donne a casa è stato, nuovamente, alla base dello sviluppo dell’industria della maglieria. Curata da Manuela Rossi, la mostra rimarrà aperta fino a marzo 2026.
“Angeli. Messaggeri tra cielo e terra”, a cura di Benedetta Lugli, esplora il ruolo di messaggero degli angeli: il loro compito, infatti, è mostrare la volontà di Dio, fornire istruzioni (nel senso letterale di istruire, far apprendere), indicare la strada da seguire. La mostra racconta questo fondamentale ruolo di intermediazione tra l’umano e il sovrannaturale attraverso le opere d’arte presenti nel Museo e nelle chiese carpigiane, il Duomo, San Nicolò e la Sagra, in un percorso diffuso che indaga il significato educativo di questa trasmissione tra cielo e terra (la mostra sarà visitabile fino al 6 gennaio 2026).
E, infine, “Formare la storia. Percorsi di costruzione dell’identità a Carpi” attraverso la storia del Museo e dell’Archivio propone un duplice piano di riflessione: da un lato comprendere il senso del Museo al di là del valore artistico dei materiali che custodisce (con un focus su Rinascimento e Risorgimento), dall’altro la parte archivistica sottolinea il ruolo dell’Archivio non solo nella custodia ma nella trasmissione della memoria legata alla Liberazione e alla ridefinizione dell’identità nazionale. La mostra è curata da Natascia Arletti del Centro di ricerca etnografica, Tommaso Carlino dei Musei di Palazzo dei Pio, Nicola Schincaglia ed Eleonora Zanasi dell’Archivio storico comunale e sarà visitabile fino all’8 dicembre in Archivio e fino al 6 gennaio 2026 in Museo.
“Non una, bensì tre mostre, anzi tre percorsi espositivi, che tra Archivio e Museo arricchiscono l'offerta culturale di Carpi, ci offrono una prospettiva unica sulla nostra storia e identità”, afferma l’assessore alla Cultura Giuliano Albarani. In sintonia con il tema del Festivalfilosofia sulla “Paideia”, queste mostre, prosegue l’assessore, “ci invitano a riflettere su una delle parole chiave della manifestazione che è trasmissione, di conoscenze, di saperi, di valori. ‘Di mano in mano. Dal filo alla maglia’ racconta non tanto il distretto della maglieria, ma la tradizione artigianale e l’ingegno creativo del nostro territorio, dal truciolo alla maglia, mostrando come il saper fare si tramanda di generazione in generazione. Il percorso ‘Formare la Storia. Percorsi di costruzione dell'identità a Carpi’ esplora il ruolo fondamentale del Museo e dell’Archivio storico nella definizione della memoria e della coscienza della nostra comunità, evidenziando come queste istituzioni siano strumenti attivi nella trasmissione dell’identità collettiva. Infine, ‘Angeli. Messaggeri tra cielo e terra’ invita a un percorso tra le opere d’arte del Museo e della città, attraverso un tema che tutti conosciamo, ma forse un po’ superficialmente. Questa proposta – sottolinea ancora Albarani – continua la modalità innovativa di valorizzazione del nostro patrimonio, materiale e immateriale, attraverso strumenti tradizionali e virtuali, che abbiamo inaugurato nel 2025 con la mostra ‘Nella cornice’, che rimarrà aperta a Palazzo dei Pio fino a fine anno. Progetti che testimoniano la ricchezza culturale della città e invitano cittadini e visitatori a esplorare le diverse sfaccettature della nostra identità”.

Data: 1 Agosto 2025

Tipo di notizia

Comunicato Stampa

Ultimo aggiornamento: 1 Agosto 2025, 11:40