Alla base della mozione sono le critiche avanzate dai condomini e dall'amministratrice condominiale di una palazzina a Fossoli, in quanto si scopre che l’Assessore Galantini ha concesso di creare, presso un appartamento di sua proprietà di quella palazzina, un centro di accoglienza gestito dalla cooperativa sociale Caleidos nel quale sono inseriti da agosto sei richiedenti asilo, senza preventiva comunicazione ai condomini.

La protesta dei residenti era già apparsa in una lettera pubblicata sul numero di Voce del 7 dicembre 2017 (senza citazione del proprietario del locale) ed era rivolta contro la cooperativa sociale Caleidos che aveva provveduto alla sistemazione, evidentemente con il pieno accordo del proprietario dell’alloggio, ma soprattutto senza dare a loro alcuna informazione, che ora lamentano l’eccessiva rumorosità provocata dai nuovi arrivati , oltre a sospettare, pur senza attribuire responsabilità dirette e mancandone le prove, traffici di accessori di biciclette che prima del loro arrivo non avvenivano e che anche in quei giorni della denuncia stavano ritornando ad esserci.

Nessuno, a quanto pare, né Polizia di Stato né la Municipale, alle quali i residenti si erano rivolti per avere un minimo d’informazioni, erano al corrente della sistemazione, anche se Caleidos replica che una volta avvisata la Prefettura, non era tenuta ad informare nessun altro. 

Ed è questo il punto cruciale della situazione: il proprietario di questo locale è un Assessore comunale che ha avuto un comportamento di cattivo” vicinato", di educazione civica e di conflitto d’interessi viste le deleghe che sta gestendo, il quale non porta all'attenzione della città e del Consiglio Comunale questa richiesta del Prefetto, e non segnala nemmeno alla Polizia Municipale la presenza dei richiedenti Asilo, è evidente un conflitto di interessi in qualità di Assessore nella delega della PM e della Sicurezza.

Già alla nostra richiesta accesso agli atti inerente alla gestione affitti per tutti i progetti Sprar e Mare Nostrum di cui abbiamo avuto risposta il 3 novembre in Terre d’Argine, non ci viene fornita alcuna menzione in merito all'appartamento dell’assessore (ricordiamo, i richiedenti asilo erano già presenti nell’appartamento da agosto).

A questo punto è da chiedersi: ma l’amministrazione lo sapeva e non ce l’ha voluto dire oppure non lo sapeva e l’Assessore non ha informato alcun ufficio, persona o ente se non solamente la Caleidos?

Sta di fatto che una omissione nella risposta è un "falso in atto pubblico " di cui non solo l'Assessore è responsabile, ma si evidenzia il conflitto di interessi della situazione e si chiedono le immediate dimissioni dell’Assessore Galantini. 
 
MoVimento 5 Stelle Carpi

 

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