Comunicato stampa del 29 aprile 2020

 

Carissimi concittadini, oggi ci troviamo confinati in una nuova dimensione, una dimensione che ha cambiato le nostre vite, ha messo in grave pericolo le nostre famiglie e ha procurato dolorose ferite alla nostra comunità. Per questo motivo vogliamo chiarire quello che nella complessità dell’amministrazione della nostra città dobbiamo percepire come un‘opportunità di rinnovamento.

Sì, perché è in questi momenti di pressione che si verifica la potenzialità della macchina che hai costruito, soltanto quando le condizioni di lavoro vengono portate al limite si evidenziano i limiti strutturali stessi, dando evidenza a quello che è il tuo potenziale.

Ed è questa similitudine che ci porta a verificare quello che la nostra idea di città, di organizzazione, di completezza dei servizi viene messa a dura prova. Nel mondo del lavoro si chiamano “stress test” e purtroppo la città ferita dalla crisi economica deve sopportare anche questa durissima esperienza.

Molto spesso abbiamo sentito parlare il Sindaco Bellelli di comunità, di bisogno e conveniamo anche noi che l’idea di “bisogno” ha un significato ampio e inclusivo, che riguarda la vita delle persone. Intercettare bisogni è, da sempre, la vera missione degli amministratori.

La vera capacità di fare politica è quella di creare la miglior città possibile in modo tale da “non lasciare indietro nessuno” parole tanto care ad Alberto Bellelli.
Dopo questa premessa non possiamo non ritornare con la mente al terremoto del 2012 e alle scelte che l’allora amministrazione fece in merito ai soldi che la Comunità Economica Europea aveva destinato agli ospedali del cratere, ben 140 milioni di euro.

 

Cari concittadini le scelte fatte dall'allora assessore alla sanità Alberto Bellelli, già designato dal suo partito come futuro sindaco di Carpi, fu tacere, il totale silenzio.
Il totale silenzio su 75 milioni di euro che furono destinati al Policlinico di Modena a scapito del nostro ospedale. Il totale silenzio con quei soldi, di mettere mano al nostro ospedale che già allora manifestava gli stessi problemi che oggi sono tristemente noti alle cronache e poter dare al nostro ospedale quella maggiore qualità di struttura che oggi necessita come l’aria che respiriamo.
Carpi aveva “bisogno” di una politica che guardasse al futuro e che cogliesse quella opportunità.
Oggi il sindaco ha bisogno di fumo e ve lo propone tutti i giorni per impedire a noi cittadini di vedere, di vedere il disperato bisogno di mitigare le proprie responsabilità e quelle del suo partito davanti allo stato del nostro ospedale e agli errori che ce lo hanno consegnato così come è oggi, in condizioni da non poter sopportare e spesso neanche alleviare la grave situazione che ci ha coinvolti e travolti.
Il silenzio di allora è un atto di accusa verso Alberto Bellelli e il suo partito che, nel momento in cui era vitale alzare la voce e difendere ciò che ci spettava, hanno preferito abbassare lo sguardo e voltare le spalle alla città.
C’è un’altra frase che piace alla politica in genere e che spesso ripete il nostro sindaco ed è questa “la politica deve dare risposte”. Oggi possiamo sostenere che la sua è stata chiara e nulla.

Carpi Futura
Lista civica

In allegato alcuni articoli di VOCE che ben riassumono gli eventi che raccontiamo in questo comunicato.


https://www.voce.it/it/articolo/1/sociale/i-politici-per-il-policlinico-2

https://www.voce.it/it/articolo/1/sociale/policlinico-chi-ha-deciso-2

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