Documento di indirizzo presto in Consiglio Comunale
Righi: «Percorso di pianificazione strategica»

 

CARPI, 11 Dicembre 2020
La Giunta comunale sta preparando un documento, da portare in Consiglio Comunale, per arrivare all'adozione di un “Piano Urbano del Verde” e di un “Regolamento del Verde Pubblico-Privato”.
« L'iter è iniziato – spiega Riccardo Righi, Assessore all'Urbanistica e all'Ambiente – in questi giorni negli uffici tecnici si è lavorato per predisporre un documento d'indirizzo che sarà presto sottoposto al vaglio del Consiglio Comunale. Per gestire al meglio una risorsa occorre conoscerla e pianificarla con attenzione e lungimiranza: da questo presupposto vogliamo avviare un percorso di pianificazione strategica del verde urbano, e di regolamentazione sia pubblica sia privata. »
Sul piano organizzativo, il 31 di Dicembre è previsto l'arrivo del Responsabile dell'Ufficio di Piano e del nuovo Dirigente all’Urbanistica, mentre l’avvio del nuovo strumento urbanistico (PUG) è alle porte, « ragione che trova la necessità di aprirsi su tutti i fronti di concertazione del territorio, come il Piano dei Servizi, il Piano del Traffico o il Piano del Verde, in modo da dare sempre più slancio alla città di domani. »
Prosegue Righi: « Il Piano Urbano del Verde dovrà partire da un quadro conoscitivo derivante dal censimento in corso di affidamento, sviluppando poi un piano di indirizzo e norme tecniche di attuazione, con priorità al requisito di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. »
La volontà della Giunta è lavorare in modo partecipato, coinvolgendo nella pianificazione tutti i soggetti interessati: partire con la presentazione di un documento in Consiglio per passare poi da organismi preposti come la Consulta Ambiente e tavoli di concertazione con cittadini e portatori di interesse.
Aggiunge Andrea Artioli, assessore a Verde, Clima e Sport: « Sarà un'occasione fondante per integrare al meglio l’infrastruttura pubblica del verde con l’attività sportiva all’aperto, creando occasioni di aggregazione e socialità, riappropriandosi della dimensione naturale del vivere in città. Questo darà poi un ulteriore slancio per incrementare non solo un indice quantitativo del patrimonio verde pubblico, ma soprattutto qualitativo e funzionale. »

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