Sabato 13 maggio, ore 10.30, Auditorium Biblioteca Loria

Guido Molinari verrà ricordato sabato 13 maggio a Carpi nel corso di una giornata a lui dedicata, in occasione del centenario della nascita. Imprenditore del tessile-abbigliamento tra i più importanti del distretto, nella seconda parte della sua vita arricchì l’ospedale Ramazzini grazie alle sue donazioni di reparti ed apparecchiature: la via che ospita l’ingresso storico del nosocomio porta il suo nome.
A ricordare la figura di Molinari (che era Cavaliere di Gran Croce) sabato mattina a partire dalle ore 10.30 all’Auditorium della Biblioteca multimediale Loria saranno il Presidente del Consiglio comunale Davide Dalle Ave, il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli e il Presidente della delegazione provinciale dell’Anioc (l’Associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche) Nunzio Massari che organizza l’iniziativa. La chiusura sarà riservata al Presidente generale dell’Anioc Maurizio Monzani. Modererà l’incontro, che gode del patrocinio del Comune, il giornalista Rossano Bellelli.

Guido Molinari è nato a Cervia nel 1917. Il padre Virginio, importante costruttore edile, realizzò negli anni Trenta, insieme a due imprenditori milanesi, un centro turistico diventato il simbolo della Riviera romagnola: Milano Marittima. Guido Molinari frequenta l’Istituto tecnico Ginanni di Ravenna. Si trasferisce a Roma, dove lo zio dirige l’aeroporto di Ciampino, conosce l’ing. Taruffi, che creò la moto Gilera. Nasce la sua passione per i motori e per le auto. Conosce Odette Gualdi, la cui famiglia carpigiana aveva preso in affitto la villa al mare dei Molinari. Guido e Odette si sposano nel 1938 e, in seguito, avranno due gemelle, Anna e Licia. Dopo un periodo in Africa (Asmara) Guido Molinari, alla fine della guerra, torna in Italia e si dedica al commercio di auto di lusso e sportive e, a Foggia, organizza una ditta di trasporti. Nel 1963 inizia l’attività del Maglificio Molly, una delle aziende leader del miracolo industriale di Carpi. In seguito acquista l’Hotel Touring. Negli anni Novanta Molinari riesce a innovare profondamente sia la struttura, sia alcuni reparti dell’Ospedale Ramazzini, donando le ingenti risorse necessarie e dirigendo personalmente i lavori. Grande benefattore, nel 1995 gli vengono consegnate le chiavi d’oro della Città di Carpi. Riceve dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce. Muore a Carpi il 10 novembre 1998. Alla fine degli anni Novanta, in base a un sondaggio promosso dal settimanale VOCE, Guido Molinari fu definito “il carpigiano del secolo”.

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