“E’nostro compito porci il tema di come valorizzare un patrimonio della città”

Ecco la risposta che il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli ha deciso di inviare a Werther Cigarini in replica alle sue considerazioni sul futuro di Aimag apparse oggi sugli organi di stampa

Caro Werther,

ti ringrazio perché la tua lettera mi permette di entrare nel merito, provando ad uscire da una logica da tifoserie che sta allontanando la discussione dal merito delle questioni. Aimag è un’azienda forte e il 65% del suo capitale sociale è in mano a 21 Comuni: sta gestendo nei migliori modi possibili beni e servizi indispensabili per un territorio. Sgombriamo il campo da un equivoco, chiarendo che nella gestione di asset essenziali come l’acqua, la raccolta dei rifiuti, e la manutenzione delle reti del gas, non è possibile fare ‘utili’. Le aziende come Aimag generano utili nella parte a mercato di questi servizi, come la vendita del gas o della energia elettrica, od offrendo servizi di trattamento dei rifiuti al sistema produttivo. I Sindaci soci si sono posti però un problema, ovvero se questo importante patrimonio di esperienze, di uomini e donne, di servizi all’avanguardia, possa restare  immutato in un sistema in rapida evoluzione. Il nostro obiettivo è semplice, dobbiamo tutelare l’azienda perché solo così tuteleremo il patrimonio che i nostri cittadini in generazioni hanno investito in Aimag. Le azioni che il nostro Comune possiede rappresentano questo patrimonio. I Sindaci a quella domanda hanno risposto in modo chiaro, affermando che Aimag non dovrà essere depauperata, e per farlo l’azienda dovrà evolvere, crescendo attraverso un percorso di forte integrazione e fusione con altri soggetti. Da quel momento non abbiamo deciso con chi, ma abbiamo aperto un percorso condiviso. Le manifestazioni di interesse sono stato il primo passo, il secondo sarà il processo competitivo non discriminatorio per scegliere il partner. Processo al quale potranno partecipare diversi soggetti, non solo Hera o Tea. E proprio grazie a questo percorso, lo ricordo, voluto fortemente dalla proprietà, tu oggi puoi parlare della proposta di Tea piuttosto che di quella di altre aziende. Noi non siamo chiamati a scegliere il partner ma il percorso. Siamo chiamati a mettere in campo percorsi trasparenti, pubblici e partecipati, per valutare in modo consapevole la migliore proposta. Ribadendo che il nostro unico interesse è la tutela del patrimonio dei cittadini, della professionalità, delle maestranze e delle capacità operative. Non abbiamo nessuna intenzione di svendere e comunque qualsiasi scenario che preveda operazioni azionarie dovrà passare al vaglio di advisor competenti che si esprimeranno sul valore dell’azienda.
Condivido infine il tuo passaggio nel quale affermi che i rappresentanti eletti dai cittadini, ed in primis il Sindaco, hanno il dovere di prendere decisioni per il bene della comunità: e noi questo dovere lo assumiamo quotidianamente in ogni nostra azione. Questa è sempre stata la forza delle nostre amministrazioni anche se sento il dovere di ricordarti che non è un Sindaco che può decidere da solo su questo tema e neanche il solo Consiglio comunale di Carpi ma i civici consessi di tutti i Comuni soci.

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