Approvata all’unanimità una delibera nel corso della seduta del Consiglio comunale --Comunicato stampa n.192 del 26/7/2013

La seconda revisione dei vincoli di ristrutturazione parziale, prevista dalla legge 16 del dicembre 2012 per gli edifici danneggiati dal sisma e posti in campagna, è stata approvata all’unanimità nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 25 luglio, convocata per l’occasione. La prima revisione era stata approvata (anch’essa all’unanimità) nella seduta del 20 giugno del civico consesso. L’assessore all’Edilizia privata Simone Tosi ha spiegato in aula che approvare questo atto da parte del Consiglio a fine luglio significherà per coloro che hanno presentato la domanda e l’hanno vista accogliere un anticipo di oltre un mese sull’inizio dei lavori. “A dimostrazione che la politica locale intende dare risposte concrete ai cittadini. In attesa del Piano della Ricostruzione eliminiamo questi vincoli del Prg e consentiamo così a diverse persone e aziende di poter intervenire riqualificando o abbattendo fabbricati agricoli dove i danni sono stati troppo gravi”.
Con la prima revisione dei vincoli approvata a fine giugno erano state 21 le domande accettate per la declassificazione di altrettanti edifici; dopo l’atto di ieri altre 11 sono state le domande che hanno invece ottenuto esito positivo. “In tutto sono state presentate ai nostri uffici finora 47 domande, 7 delle quali sono state annullate o ritirate. Ricordo – ha spiegato ancora Tosi - che abbiamo intenzione di agire celermente per redigere il Piano della Ricostruzione, e siamo intenzionati ad affidare un incarico ad un professionista esterno che coadiuvi i nostri uffici per questo fine. Rispetto invece alla microzonazione sismica i lavori si sono conclusi e presto consegneremo i materiali alla Regione. Abbiamo deciso di approfondire i risultati di alcune zone del territorio che si sono mostrate particolarmente vulnerabili. Nel caso potremmo presentare questi dati se richiesto in una prossima seduta del Consiglio”.
L’architetto Attilio Palladino ha poi in breve tratteggiato le procedure che chi intendeva chiedere la revisione dei vincoli di ristrutturazione parziale per gli edifici danneggiati dal sisma e ubicati in campagna doveva seguire, attraverso la presentazione di documentazione e di una perizia asseverata di un tecnico che dimostrasse che l’edificio per cui si chiedeva di togliere il vincolo fosse compromesso o andasse demolito e ricostruito. “Una procedura per la quale la legge impone, essendo il vincolo posto dall’ente locale, che sia il Consiglio comunale a dare un parere favorevole alla sua revisione. Se non facessimo così – ha concluso Tosi rispondendo ad una domanda del consigliere del PdL Roberto Benatti - dovremmo approntare una Variante urbanistica, che significa tempi più lunghi”.
La delibera è stata infine posta ai voti e approvata da tutti i gruppi presenti in aula.
 

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