Approvate anche una mozione della Lega nord e una delibera --Comunicato stampa n.99 del 26/04/2013

Diversi sono stati gli argomenti all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 18 aprile. Tra questi una mozione della Lega nord sull’adesione ad una campagna ambientale, una delibera sulla modifica delle previsioni concernenti le aree di cessione previste dalla Convenzione urbanistica dell’area di lottizzazione del terreno posto in via Fornaci angolo via chiesa di Santa Croce e infine una interrogazione della consigliera PdL Giuseppina Baggio sul degrado nella zona di via Berengario.
La mozione della Lega nord, presentata all’aula dal capogruppo Argio Alboresi, è stata approvata all’unanimità (dopo che il capogruppo Pd Davide Dalle Ave aveva chiesto di eliminare tre periodi dal testo del documento) e impegna l’amministrazione comunale ad aderire alla Campagna nazionale Salviamo il paesaggio e difendiamo i territori, che ha come obiettivo la riduzione e il consumo del medesimo e un censimento entro un mese dall’approvazione della stessa, coinvolgendo le associazioni e i volontari presenti nel nostro comune.
La delibera su via Fornaci invece riguardava una piccola area di 50 metri quadrati che nel Prg del 1967 si prevedeva, all’interno di una urbanizzazione già realizzata, che potesse essere utilizzata per la viabilità locale, una volta ceduta al Comune. Visto che nel 2002 questa viabilità è mutata e via Salvo d’Acquisto non è più chiusa ma è stata prolungata divenendo via d’accesso al Comparto B 28 allora questo fazzoletto di terra non ha più quella funzione primigenia divenendo tessuto edificabile: si è deciso così di lasciarla a chi ha realizzato l’urbanizzazione, per una cifra di circa 11 mila euro Iva compresa. La delibera è stata approvata all’unanimità.
Giuseppina Baggio (PdL) ha in apertura della seduta del Consiglio letto poi il testo di una interrogazione da lei firmata, nella quale chiedeva conto all’amministrazione del degrado di via Berengario e delle vie limitrofe “considerata la presenza di negozi etnici con vendita di alcoolici, ubriachi molesti, il verificarsi di scippi e piccoli reati. I residenti negli anni hanno presentato diversi esposti ma la situazione nonostante le tante promesse non è migliorata nell’arco di tre anni. La Giunta – ha concluso - intende aumentare i controlli nella zona, le telecamere di controllo e non ha forse sottovalutato la questione riducendola ad un semplice stazionamento delle panchine?”
Le ha risposto l’assessore alla Polizia municipale Carmelo Alberto D’Addese, che ha ricordato come l’area di via Berengario “sia interessata da controlli mirati già dal 2010 da parte delle forze dell’ordine e della Polizia municipale, oltre che da un progetto specifico che l’amministrazione ha avviato. Gli interventi programmati hanno previsto il potenziamento dell’illuminazione pubblica, l’incremento del sistema di video-sorveglianza e l’applicazione dell’ordinanza relativa alla limitazione dell’utilizzo delle bevande alcooliche. La fase di sperimentazione si è conclusa a febbraio 2012 e la seconda fase di essa prevedeva l’estensione del sistema di video-sorveglianza sia al pedonale di collegamento posto tra via Catellani e via Berengario, sia al parco pubblico di via Catellani. Per quest’area sono in corso di predisposizione le opere per l’installazione delle telecamere e saranno attuate inoltre azioni per scoraggiare gli atti di bivacco e vandalismo coinvolgendo anche i condominii interessati all’area. L’amministrazione ha già programmato interventi che riguarderanno poi il parco pubblico di via Mazzali e piazzale Donatori di Sangue. Per quanto riguarda i controlli sono programmati servizi diurni e serali che hanno già portato ad un netto miglioramento della situazione rispetto agli anni precedenti”.
La consigliera Baggio ha replicato alle parole dell’assessore ringraziando per la puntualità della risposta, sottolineando anche l’importanza delle cose da fare e concludendo con questa frase: “spero di non dover più fare altre interrogazioni sul tema e che le promesse siano realizzate a breve perché la zona è a rischio”.
 

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