Ampio dibattito su conti, obiettivi e prospettive dell’azienda multiservizi --Comunicato stampa n.62 del 13/03/2013

Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 7 marzo è stato presentato il Piano industriale 2013-2015 di Aimag, l’azienda multiservizi della quale il Comune di Carpi è l’ente locale che detiene la maggior parte delle quote, poco più del 20% In aula il Presidente dell’azienda Mirco Arletti e il Direttore generale della stessa Antonio Dondi hanno presentato i dati salienti del Piano ricordando che il terremoto ha messo in forte difficoltà Aimag, tanto che si cercherà di annullarne gli effetti non prima del 2015. “Il sisma – ha detto Arletti - ha significato danni agli impianti e alle sedi per 10 milioni di euro, e l’impossibilità di riscuotere per mesi le tariffe di migliaia di utenti a causa dell’inagibilità degli edifici, anche se ben il 93% di questi ha pagato dopo. Inoltre in questi mesi sono cambiati i sistemi regolatori, è sparito l’Ato provinciale e le competenze in materia idrica sono state trasferite all’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Per il 2012 pensiamo di investire 64 milioni contro i 70 del 2011, così come pensiamo di aumentare l’indebitamento da 85 a 102 milioni. Nel 2013 arriveremo purtroppo al blocco delle assunzioni, con la Tares andremo ad aumentare del 20% le tariffe dei rifiuti e per il 2012 distribuiremo solo il 50% degli utili come dividendi ai soci”. Dondi ha invece spiegato che Aimag è composta da otto società che si occupano di sistema idrico integrato, distribuzione gas e igiene urbana, ma anche vendita di gas ed energia elettrica e trattamento e smaltimento di rifiuti speciali e della frazione organica. “Nel 2012 la morosità è aumentata, raddoppiando rispetto al 2011 e quadruplicando invece sul 2010: l’anno scorso il 9.6% degli utenti del servizio idrico, l’11% di quelli del servizio igiene urbana e l’8% di quelli del gas non hanno pagato. Rispetto alla Tares, che dovrebbe partire da luglio, questa verrà incassata direttamente dai Comuni e non più da noi. Speriamo che gli enti locali possano assicurare – ha detto - regolarità di pagamenti a dipendenti e fornitori. Nel 2015 poi si arriverà alla messa a gara della concessione per la distribuzione del gas, per la quale non ci sarà più l’affidamento diretto. Abbiamo sospeso nel 2013 l’ampliamento del servizio ‘porta a porta’, grazie al quale la raccolta differenziata ha raggiunto il 58-60% sul territorio dei 21 comuni serviti, e ripartirà solo dal 2014”. Dondi ha infine ricordato che Aimag nel settore idrico ha investito molto in questi anni e che la sua rete registra perdite del 27%, il 10% in meno della media italiana, mentre dopo il sisma l’azienda ha raccolto 230 mila tonnellate di macerie. “Dovessimo usare un aggettivo definerei Aimag una società equilibrata”. Il Direttore generale ha poi spiegato su richiesta del capogruppo della Lega nord Argio Alboresi come funziona l’impianto di produzione di biogas di Fossoli, con la prospettiva di un ampliamento dello stesso, e che produce gas ed energia elettrica dalla frazione organica, senza che questo infici la produzione di compost per l’agricoltura e aumenti gli odori dell’impianto di compostaggio, riducendo di 15 tonnellate la quantità di anidride carbonica immessa ogni anno in atmosfera. “Rispetto ai rapporti con Hera – ha detto infine sempre Dondi rispondendo questa volta ad una domanda del capogruppo Idv Andrea Bizzarri – c’è un confronto continuo anche in campo commerciale. Con essa, che ha il 25% del nostro capitale sociale, gestiamo la discarica di Finale Emilia e comunque i rapporti sono tali che non ci mette in difficoltà, in una logica che diminuisce i rischi per noi. Meno evidenti sono invece le sinergie nel campo degli investimenti”.
Ha aperto il dibattito il capogruppo della Lista civica Carpi 5 Stelle Andrea Losi, che ha incentrato il suo intervento sulla vicenda delle abitazioni che Modena intende costruire nella zona di via Cannizzaro-via Aristotele (già discussa nei mesi scorsi dal nostro civico consesso) proprio dove insistono i pozzi da cui attinge anche Aimag. Losi ha citato documenti che mettevano in evidenza come la risposta data dall’assessore Tosi a suo tempo sul tema fosse stata a suo parere smentita da altre affermazioni e documenti di Arpa e dello stesso Arletti. “Qual è la posizione di Aimag su questa vicenda? E sulla Tares – ha concluso - ci avevate promesso entro la fine della legislatura la tariffa puntuale che risolverebbe molti problemi se l’avessimo…”. Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi, ha dal canto suo ricordato che l’opposizione aveva già fatto una battaglia per evitare che Hera potesse acquisire nuove quote di Aimag “e che è preferibile allearsi con un’azienda non quotata in Borsa, anche se per il Direttore Dondi questa presenza è utile. Se dopo il sisma – ha spiegato - avesse dovuto intervenire Hera e non Aimag le cose sarebbero state peggiori. E’molto carente poi nel Piano industriale la parte politica; non si dice quali rapporti si intendono tenere con i Comuni soci ad esempio. E ci aspettavamo anche che ci avreste detto quali investimenti si vogliono fare sulle fogne, per le quali ci sono molte lamentele in città”. “Peccato dover fare lobbyng nei confronti dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas che dovrebbe fare da sola…Il 25% appannaggio di Hera – ha detto invece Andrea Bizzarri - è più che sufficiente mentre non capisco perché dobbiamo rinviare di un anno la raccolta domiciliare dei rifiuti in centro e nelle frazioni”. Roberto Andreoli (capogruppo del PdL) ha esordito spiegando che dalla discussione in atto in Consiglio comunale sul Piano industriale “era assente l’utente come fruitore del servizio. Nessuno ci dice se le tariffe dei rifiuti scenderanno nei prossimi tre anni, anche se sappiamo che non le fissa Aimag, ma credo ce lo potremo scordare visto che gli investimenti aumenteranno. Manca poi anche una visione strategica sui futuri assetti dell’azienda mentre le prossime scadenze delle messe a gara, 2015 per la distribuzione gas e 2024 per l’acqua, saranno momenti fondamentali perché gli utenti abbiano qualche beneficio dalla fine del monopolio di Aimag. E spero che sia una gara vera”. Andreoli ha poi mostrato una lettera che sta arrivando alle famiglie carpigiane e nella quale Aimag parla di Tares e di pagamenti da fare con il modulo F 24 “circostanza che creerà non poche difficoltà”. A questo tema si è collegata intervenendo in aula anche Francesca Cocozza (Pd), che ha criticato la Tares, che porterà ad una burocratizzazione maggiore della vita dei cittadini e ad aumenti delle tariffe.
L’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha preso allora la parola, innanzitutto sottolineando il ruolo svolto da Aimag e dai suoi dipendenti in occasione dell’emergenza terremoto e poi il fatto che nel Piano industriale sono previsti investimenti importanti per garantire alla comunità servizi all’avanguardia. “E’ stata una scelta fondamentale quella dell’azienda di pagare subito dopo il sisma dipendenti e fornitori come simbolo della volontà di ripartenza, per dimostrarsi vicini alla gente e al territorio. Su via Aristotele posso aggiornare se richiesto il consigliere Losi sui passi fatti dall’amministrazione mentre rispetto alla Tares speriamo di trovare presto un punto fermo. Non possiamo parlare di tariffa puntuale entro il 2014, a causa del sisma, dei cambiamenti normativi e dello slittamento del ‘porta a porta’ che confidiamo di estendere a tutto il territorio entro la fine del mandato amministrativo. Rispetto ai costi posso dire invece che per le famiglie la Tares vorrà dire un 20-25% in più, per le aziende un 30-35% in più in tariffa”.
Il Presidente Arletti in sede di replica ha spiegato che nonostante gli investimenti Aimag non riesce ad invertire il tasso di invecchiamento della rete idrica “e di conseguenza il servizio non avrà le stesse caratteristiche di qualità in futuro. Sui pozzi di Cognento dico a Losi che Aimag ha manifestato a suo tempo preoccupazioni, con richieste fatte ad Ato e individuazione di nuove aree di emungimento dell’acqua. Il pericolo maggiore però – ha detto - è la Tangenziale che passa accanto al campo pozzi e la possibilità di incidenti. Con la nostra azione abbiamo ottenuto campi di riserva in zona e l’allontanamento dell’edificato diminuendo gli edifici che qui dovrebbero sorgere, e una serie di prescrizioni che la Provincia ha fatto proprie. Rispetto alla tariffa puntuale questa è anche un nostro obiettivo, ma ricordo che la raccolta domiciliare dei rifiuti costa di più di quella normale e non possiamo gravare ora con maggiori spese sui bilanci per non aumentare l’esposizione finanziaria. Rispetto poi agli impianti di Fossoli ora con biofiltri e biotunnel le proteste per l’odore sono pochissime. Nel 2016 si andrà a gara per la raccolta e il trasporto dei rifiuti: rispetto a quella sulla distribuzione del gas è fondamentale farla nell’ambito territoriale assieme ad Hera per non sborsare nulla, visto che chi vince la stessa dovrebbe indennizzare chi perde: per noi vorrebbe dire 120 milioni di euro. Partnership industriali come queste servono poi ad ammortizzare i costi, ad esempio degli impianti di compostaggio, e a garantire gli approvvigionamenti. Infine voglio ringraziare i dipendenti per l’impegno profuso nei giorni del sisma: abbiamo sempre garantito dopo il 29 maggio il servizio idrico, gas e la raccolta dei rifiuti, anche nei campi tende spontanei”.
E dopo che il Direttore generale Dondi ha ricordato come le tariffe di igiene urbana di Aimag siano tra le più basse in regione, che comunque su queste l’azienda non ha possibilità di intervenire visto che sono regolate, e che sono in vigore iniziative di attenzione verso l’utenza più debole, il Sindaco Enrico Campedelli ha chiuso il dibattito ricordando che negli ultimi anni dal punto di vista normativo la situazione è stata molto instabile nel campo dei servizi pubblici locali. “Rispetto ad Hera credo che se vogliamo essere lungimiranti – ha affermato – dobbiamo guardare ad un ambito perlomeno regionale, così come sul tema delle risorse idriche e dello smaltimento dei rifiuti, con una programmazione da perseguire anche in termini di risparmio ambientale ed economico. Aimag è un’azienda sana e che funziona bene ma pensiamo di essere autosufficienti per tutto? Amministratori responsabili devono saper programmare il futuro anche valorizzando quanto fatto in passato e tenendo in considerazione che i concorrenti nelle future gare saranno di dimensioni molto più grandi delle nostre, salvaguardando il ruolo del pubblico nella gestione dei servizi e valutando sfide e opportunità”.
 

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