Ampio dibattito in aula soprattutto su un mutuo legato alla Polisportiva Pietri Comunicato stampa n.305 del 6/12/2012

Nell’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 29 novembre il titolo della prima delibera recitava così: Assestamento al Bilancio di previsione 2012, al Bilancio pluriennale 2012-2014, Variazione del Piano poliennale degli investimenti e della Relazione previsionale e programmatica 2012/2014. Un atto importante, portato all’attenzione del civico consesso dall’assessore al Bilancio Cinzia Caruso, che ha ricordato come l’anno ormai alla fine “sia stato uno dei più difficili e complicati per la storia cittadina, e lo stesso Bilancio preventivo 2012 mai risulti così lontano benché siano passati solo nove mesi dalla sua approvazione, a causa delle tante variabili e avvenimenti che hanno complicato il quadro di riferimento”. Crisi economica, spending review, terremoto: in presenza di questi fattori l’assestamento nel suo complesso per la parte corrente del Bilancio riguarda 2 milioni e 254 mila euro di maggiori entrate, mentre per la parte Investimenti un milione è stato dato ad Acer per il ripristino e la ristrutturazione del patrimonio Erp danneggiato dal sisma e 383 mila euro sono stati stanziati per poter permettere l’accollo della sola quota captale residua del mutuo assunto dalla polisportiva Dorando Pietri presso il Credito sportivo. Nel Piano pluriennale è stato poi inserito l’intervento relativo al Tempio di San Nicolò per 1.4 milioni di euro, per i cimiteri di Fossoli e Cortile e per Palazzo dei Pio.
“Per quello che riguarda le entrate il quadro complessivo evidenzia una sostanziale e generalizzata contrazione e complessa risulta dunque – ha detto Caruso - la determinazione degli introiti futuri per gli effetti del sisma, vista la sospensione dei termini dei pagamenti per i comuni del cratere di molti tributi. Auspico al riguardo la totale attribuzione del gettito Imu ai Comuni, rendendo davvero municipale una imposta che continua ad esserlo solo nel nome”. Caruso ha poi brevemente trattato la contabilità inerente il sisma ricordando come il totale delle spese correnti previste in Bilancio fino a fine anno è di 11 milioni e 810 mila euro: di questi la Protezione civile ha liquidato al 29 novembre già 3 milioni e 230 mila euro, di cui poco più di 2.8 milioni per i Contributi di Autonoma Sistemazione (C.a.s.) e 314 mila per la gestione dei Campi di accoglienza e del C.O.C. A soli 13 mila euro ammontano invece le spese non autorizzate. Le entrate da donazioni al 27 novembre ammontavano a 440 mila euro. E’stato poi azzerato il saldo obiettivo del Patto di Stabilità per l’anno in corso. “Nel 2013 verrà introdotta la Tares, da applicarsi già dal primo gennaio, con tutto quello che comporterà questo nuovo tributo – ha concluso l’assessore - nel rapporto con i cittadini”.
Il dibattito che è seguito alla relazione dell’assessore Caruso ha riguardato soprattutto il mutuo della Dorando Pietri, per l’accollo del quale il capogruppo del PdL Roberto Andreoli si è detto “sbigottito. Perché ci accolliamo questo mutuo? E’chiarissimo ciò che si vuole fare anche se ci dite che è solo una previsione ed è sfrontato che si utilizzi il Consiglio comunale in questo modo. Gli uffici comunali non dovevano essere subissati di lavoro a causa del sisma? Beh, io vedo che è stato fatto invece per questa delibera un lavoro imponente, con un’accelerazione degli atti stupefacente”. Anche Luca Lamma (consigliere indipendente) si è detto contrarissimo a spendere questi 383 mila euro “visto che è dal 2001 che paghiamo un mutuo e che fino al 2031 potrebbero arrivare 1 milione e 180 mila euro più Iva di supposti affitti se gestisse l’immobile la Polisportiva”. Dopo aver criticato poi il contratto che Radio Bruno ha stipulato per i locali che qui utilizza il consigliere ha chiuso il suo intervento ribadendo che questa operazione “sappiamo chi l’ha fatta e perché nel 1971, è un retaggio storico di cui noi pagheremo le conseguenze, economicamente senza fondamento”. Anche la capogruppo di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti ha criticato dal canto suo il Comune per questa scelta, “un pessimo segno che pesa sul Bilancio, anche per un problema di stile visto che se non ci fosse stata una Commissione nessuno avrebbe saputo nulla. E adesso quando altre società sportive o culturali busseranno alla vostra porta, cosa gli si dirà? E’un segnale della pressione rossa sulla Giunta: dopo quarant’anni non c’è stata nessuna evoluzione della classe politica di Carpi né della Polisportiva Pietri che ha gestito male la struttura. Avremo tempo di verificare la correttezza giuridica dell’atto, abbiamo già chiesto un incontro con i Revisori dei conti”.
Il Sindaco Enrico Campedelli ribadendo che per le difficoltà del momento non è in grado di dire quando verrà discusso in Consiglio il Bilancio di Previsione 2013 ha voluto precisare che con la delibera sull’Assestamento si votava solo la possibilità di accollarsi questo mutuo, e che solo dopo le sedute della Commissione Bilancio e Affari Istituzionali (del 6 dicembre, ndr.) e del Consiglio (del 20 dicembre, ndr.) si sarebbe andati al voto definitivo. “Avere ora la disponibilità di questo spazio potrebbe comunque garantirci di utilizzarne gli spazi, in base alle esigenze attuali dell’ente”. Il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Eugenio Caperchione, ha poi ricordato come questo abbia deciso di acquisire nuova documentazione sull’argomento per dare un parere e che entro il 30 novembre l’assestamento andava votato comunque: “abbiamo suggerito all’ente locale di inserire dunque questa possibilità nell’atto della Variazione di Bilancio. Tra alcune settimane deciderete se concretizzarlo o meno”. Roberto Benatti (PdL) ha allora preso la parola per contestare questa visione solo ‘tecnica’ del tema dicendo che i consiglieri comunali fanno scelte politiche e inserire l’accollo del mutuo nella delibera sull’Assestamento di Bilancio era una scelta politica della Giunta. “E’una porcata, si dà un milione ad una società sportiva ex comunista, questo è il senso della cosa. Significa anche ridurre le prerogative dello stesso Consiglio: potevate pensarci prima se era così importante per la città e poi non ci avevate detto – ha spiegato - che era importante che il nuovo magazzino comunale dovesse esser fatto ex novo?”
L’assessore Caruso ha precisato che nessuna risorsa umana o finanziaria è stata distolta per la redazione del materiale sulla Dorando Pietri, “un lavoro interrotto per il sisma e ripreso poi…”. Anche Antonio Russo (PdL) è intervenuto per ribadire le sue critiche all’investimento di questi 383 mila euro mentre il capogruppo della Lista Civica Carpi a 5 Stelle-beppegrillo.it-Prc Lorenzo Paluan ribadendo le sue critiche alla gestione commissariale e della Protezione civile dell’emergenza sisma a sei mesi dalle scosse di maggio ha definito “sbagliata” la scelta dell’amministrazione comunale di non condividere con la città la discussione sul futuro di un’area strategica come quella della Polisportiva Pietri e di aver dato poco tempo alle Commissioni e allo stesso Consiglio per affrontare questo tema. “In realtà questo è il tipico esempio di decisioni importanti prese al di fuori del Consiglio e non rese pubbliche nei suoi primi passi”. “Con che coraggio chiederemo ai cittadini di pagare l’Imu – ha detto il capogruppo della Lega nord Argio Alboresi - quando spendiamo i soldi così?”. Il capogruppo del Pd Davide Dalle Ave ha invitato dal canto suo a rimanere nel merito della questione nel dibattito in corso e sul caso Pietri a valutare l’utilizzo futuro dell’edificio di via Nuova Ponente. “Le decisioni del nostro gruppo vengono prese con criterio, senza pressioni”. Paolo Zironi, Pd, ha esordito infine ricordando come la “gloriosa polisportiva Dorando Pietri sia stata la prima della città, rappresentando un polo importante per l’aggregazione dei cittadini e la socialità e che l’iter per la discussione su questo accollo del mutuo è stato rallentato a causa del sisma”.
Al momento del voto la delibera sull’Assestamento di Bilancio ha avuto il voto favorevole di Pd e Idv, contrari tutti gli altri gruppi presenti in aula.
 

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