Presentate in Consiglio una interrogazione e una mozione Comunicato stampa n.270 del 5/11/2012

Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 25 ottobre sono state discusse un’interrogazione e una mozione sul tema dei servizi pubblici locali. La prima verteva sui rapporti Hera-Aimag ed è stata presentata in aula da Andrea Bizzarri, capogruppo dell’Italia dei valori. La seconda (presentata da Lorenzo Paluan di C5S), firmata da ApC e Lista civica Carpi a 5 stelle-beppegrillo.it-Prc, era a sostegno della petizione intitolata ‘appello contro la multiutility del nord’ e chiedeva a Sindaco e Giunta di aderire ad essa e di invitare la cittadinanza a sottoscriverla. L’interrogazione chiedeva in particolare risposte al Sindaco in merito alla notizia di un interessamento di Hera nell’acquisto di ulteriori quote di Aimag, se la prima si fosse rivelata un socio operativo oltre che finanziario e cosa avessero guadagnato i Comuni soci di Aimag da questa partnership in termini di servizi e prestazioni oltre che di contributi in mezzi. La mozione invece ricordava il testo della petizione lanciata contro “la proposta di dare vita ad una grande azienda nel settore dei servizi pubblici locali, tentativo di cancellazione del risultato referendario contro la privatizzazione dell’acqua e per la difesa dei beni comuni, disegno fallito che porta solo debiti, aumento dei costi dei servizi, spreco di risorse, peggioramento delle condizioni dei lavoratori e riduzione degli spazi di democrazia e partecipazione. Un’operazione lobbistica e verticistica, estranea alle città interessate, che espropria i Consigli comunali dei loro poteri. E’necessario aprire un ampio dibattito pubblico per individuare modalità nuove ed etiche per garantire ai Comuni investimenti necessari a realizzare politiche ambientali di risparmio idrico ed energetico e di riduzione, recupero e riuso dei rifiuti”.
Ha aperto il dibattito il Sindaco Enrico Campedelli, che ha ricordato l’importanza delle operazioni compiute da Hera ed Aimag nel campo del gas, dell’acqua, dei rifiuti e la collaborazione fattiva mostrata da Hera nei territori del ‘cratere’ del sisma, che ha colpito l’intero bacino di riferimento di Aimag. “Il percorso di avvicinamento tra le due aziende? Ora, dopo il terremoto, la situazione è diversa – ha detto il primo cittadino –: dobbiamo prima ripristinare la situazione preesistente e sistemare gli impianti che hanno avuto dei problemi, poi ragioneremo sul resto. Inoltre è cambiato anche il contesto, con la ‘spending review’ del Governo, l’unificazione delle Province, l’operazione Hera-Acegas. Si potrebbe aprire una riflessione sull’ipotesi di un’azienda unica regionale nel campo dei servizi pubblici locali per fare funzionare gli impianti che già ci sono su area vasta senza crearne altri: una discussione che devono fare le singole comunità”. Rispetto invece alla mozione sulla ‘multiutility del Nord’ Campedelli ha ricordato come tra Milano, Bologna e Torino ci siano stati incontri, “ma atti formalizzati non ne ho visti. L’acqua è un bene demaniale, non si possono privatizzare i tubi che sono dei Comuni. Un appello mi sembra eccessivo. Escluderei a priori la ’multiutility del Nord’ e ragionerei, ripeto, a livello regionale su queste questioni, che sono comunque ancora solo idee”.
Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi, ha poi preso la parola per spiegare come “Hera non abbia insegnato nulla ad Aimag. Sappiamo perché è nata tutta questa operazione: diciamo no ai carrozzoni giganteschi che non portano ad un taglio delle bollette dei cittadini e ad una maggiore efficienza. Le argomentazioni del Sindaco mi paiono deboli – ha detto – facile dire che faremo ciò che Errani ci dirà di fare, preferiremmo sentir dire che questa idea della ‘multiutility del Nord’ non vi interessa…”. Il capogruppo dell’Idv Andrea Bizzarri ha invece esordito dicendosi “non soddisfattissimo” della risposta del Sindaco. “Si dice che la ‘multiutility del Nord è solo nelle menti di qualcuno – ha detto - ma non si dice no a quello che potrebbe anche divenire progetto e poi realtà. In alcuni campi come acqua e rifiuti questa opererebbe in regime di monopolio, disattendendo le aspettative dei cittadini e vedendo territori profondamente diversi tra loro diventare un unico bacino di riferimento, così come ha fatto Hera che si amplia in zone che non hanno niente a che fare con la sua storia, solo per aumentare i profitti privati e diventare un potere incontrastato. Agire sui mercati come un’azienda privata è il compito di un broker, non di un ente locale”.
Lorenzo Paluan, capogruppo della Lista civica Carpi a 5 stelle-beppegrillo.it-Prc, ha dal canto suo sottolineato come “non possa esserci sostanza nell’ampliamento della dimensione territoriale per le aziende che operano nel settore dei servizi pubblici economici, che porta solo gigantismo e mai una maggiore efficienza, con una resa alle logiche neoliberiste. Una strada sbagliata e fallimentare, che crea centri di potere che favoriscono poi interessi politico-economici. Difendiamo la dimensione locale, la solidarietà come quella citata dal Sindaco in occasione del terremoto non è una logica di mercato: il sisma non può essere una scusa per cedere patrimonio ad una entità che risponde a logiche diverse, quelle di una società per azioni per cui non ci sarà poi più nemmeno alternativa tra destra e sinistra, con i Consigli di amministrazione al posto dei Consigli comunali. Si ha paura – ha concluso - di riappropriarsi dei diritti e dei beni del territorio per non dare fastidio ai fratelli maggiori. Nel Pd qualcuno comincia ad accorgersene, vedi a Modena la questione del voto sulla fusione Hera-Acegas…”.  
In sede di dichiarazione di voto sono intervenuti sia Roberto Benatti (PdL) che Andrea Bizzarri (IdV) mentre il Sindaco Enrico Campedelli ha dichiarato: “il retropensiero di questo dibattito è che si vorrebbe tornare alla gestione ‘in house’ come una volta, scelta oggi non praticabile, perché significherebbe assunzioni di personale impossibili per il Comune, mentre anche le nuove normative renderebbero ciò improbabile. Con questi chiari di luna rischieremmo dunque di non poter dare i servizi ai cittadini. Ripeto poi che la ‘multiutility del Nord’ non è all’ordine del giorno e saranno riflessioni che si faranno nel futuro, e che forse non farà nemmeno questo Consiglio. Aimag comunque rispetto alla legislazione e dal punto di vista gestionale l’abbiamo messa in sicurezza”. Paluan in sede di dichiarazione di voto ha invece affermato: “prendiamo atto che ci sono amministrazioni di centro-sinistra che la vedono diversamente e altre che si fanno dettare la linea da enti locali più grandi”.
La mozione è stata infine messa al voto ma non approvata, ottenendo l’astensione del PdL, il no del Pd e il voto favorevole degli altri gruppi presenti in aula.
 

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