Confronto avvenuto tra i protagonisti della filiera turistica e produttiva carpigiana (e non solo). Un'opportunità favorita dal progetto europeo Emoundergrounds

 

Un ecosistema culturale innovativo e integrato ai compartimenti produttivi del territorio. Questo il tema posto al centro delle due giornate di confronto tra attori e stakeholder della filiera turistica carpigiana e non solo. Gli incontri, organizzati dal Comune di Carpi, sono stati tenuti online a febbraio (lunedì 8 e martedì 9) e fanno parte dei due focus group previsti dal progetto europeo Emoundrgrounds.

 

Interno al programma internazionale ADRION, che investe in sistemi d'innovazione regionale applicati al patrimonio culturale locale, Emoundergrounds coinvolge castelli e fortezze di alcune regioni europee che affacciano sul mar Adriatico e Ionio. Protagonista del progetto per il Comune di Carpi (a cui sono destinati 360 mila euro di finanziamenti) è il palazzo dei Pio con due azioni pilota nelle aree del Guerriero e del Torrione degli Spagnoli. Installazioni 3D e nuovi percorsi emozionali gli obiettivi finali del progetto, in grado di proporre una nuova idea di fruibilità del palazzo con una ricaduta positiva sul sistema dei siti culturali e produttivi del territorio.

 

“Emoundergrounds si inserisce in altri momenti di confronto interni alla città di Carpi – osserva Giovanni Lenzerini, Dirigente del settore Cultura, Turismo e Promozione di Carpi. Risulta evidente, su più tavoli, anche diversi, la necessità di costruire un'unica rete tra vari settori e soggetti del territorio, in grado di mettere adeguatamente in valore l'anima manifatturiera di Carpi, tra i principali patrimoni culturali che possediamo e capace di fare sintesi tra le diverse forze della città”.

 

Potenziamento dei servizi turistici e creazione di un sistema di aggregazione pubblico-privato; ma anche applicazione di nuove tecnologie e modelli capaci di attrarre e fidelizzare (anche a distanza) i diversi pubblici del territorio, all'interno di un unico disegno armonico. Questi i temi ripresi da un primo incontro, avvenuto nell’ottobre 2020, e posti nuovamente al centro del dibattito che ha visto come interlocutori amministratori, fondazioni e associazioni di categoria, locali e nazionali.

 

“Da tempo, come Giunta – commenta Davide Dalle Ave, assessore alla Cultura del Comune di Carpi – stiamo ragionando sul potenziamento di un contenitore come palazzo Pio, già in grado di attrarre turismo artistico, ma anche turismo della memoria e non solo. Mostre come quelle dedicate alle fotografie di moda, dimostrano che è possibile insistere su una vocazione storica della nostra città, che integra cultura, commercio e attività manifatturiere. Un progetto internazionale come questo deve essere uno strumento per farci riflettere in maniera più ampia e complessiva, spingendoci a trovare soluzioni condivise, innovative e strategiche”.

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