Per un protagonismo responsabile delle Frazioni nella cura dei Beni comuni
OGGETTO DEL PROGETTO
Oggetto del processo partecipativo è la definizione di un nuovo modello normativo e operativo (regolamento) capace di favorire e incrementare il protagonismo responsabile delle comunità presenti nelle frazioni alla cura dei beni comuni (siano essi materiali o immateriali).
L’idea di partenza è che l’entità socio-territoriale “frazione” è essa stessa bene comune da valorizzare nelle differenze che caratterizzano il contesto di riferimento, nelle esigenze e aspirazioni che si esprimono e sviluppano, nei valori identitari delle comunità che vi abitano, oltre che nel senso generale di appartenenza. In particolare, identità e appartenenza sono “beni comuni immateriali” oggi fragili nei territori di frazione (spesso considerati solo “zone dormitorio”), che possono essere rigenerati favorendo la partecipazione attiva nella cura dei luoghi (per garantire e migliorare la loro fruibilità e qualità) e cura della comunità (per migliorare la dotazione di servizi alla persona, aumentare le occasioni di socialità, integrare culture e saperi).
Scopo del processo partecipativo è dunque definire un Regolamento che disciplini le relazioni con le Comunità di frazione sul tema della partecipazione alle decisioni pubbliche e sulle modalità con cui l’Amministrazione si confronta con i/le cittadini/e singoli/e e nelle loro organizzazioni sociali, per sviluppare proposte o raccogliere suggerimenti, basate non su meccanismi formali di “richiesta parere-espressione di voto”, ma su dispositivi partecipativi di ascolto, confronto, collaborazione e condivisione di responsabilità per l'attuazione di decisioni dedicate alla cura dei beni comuni.
Obiettivo generale: favorire e incrementare il protagonismo responsabile delle comunità presenti nelle frazioni alla cura dei beni comuni.
Obiettivi specifici
- Sensibilizzare le realtà organizzate non di frazione sull’importanza della cura di luoghi e comunità.
- Coinvolgere i contesti di frazione nella gestione attiva di beni comuni e nella loro valorizzazione.
- Attivare il maggior numero di cittadini di culture e generazioni differenti.
- Stimolare e accrescere i valori identitari e il senso di appartenenza.
- Approfondire aspetti positivi e negativi degli attuali strumenti di partecipazione
- Valorizzare le realtà locali, l’attivismo e le pratiche inclusive maturate negli anni.
- Incentivare (e semplificare) la collaborazione pubblico/privato.
- Innovare e sperimentare pratiche, strumenti, modalità.
- Definire le condizioni per un dialogo propositivo tra Amministrazione e cittadini.
- Radicare la cultura della partecipazione.
RISULTATI
Risultato generale
- Redazione del Regolamento FRAbene&beni affinché sia un dispositivo efficace per una amministrazione condivisa nei territori delle frazioni.
Risultati specifici
- Formazione del personale comunale dedicato al progetto e volontari.
- Confronto con casi regionali e nazionali.
- Individuazione di strumenti e modalità dal carattere innovativo e sperimentale.
- Avvio di pratiche almeno su almeno 3 frazioni pilota (Budrione, Cortile, Gargallo).
- Definizione di indicatori di valutazione e monitoraggio (bilancio dei beni comuni).
Ricaduta
Orientare il governo del territorio verso una governance partecipativa più vicina ai bisogni dei cittadini, fondata sulla qualità dell’ambiente, dei servizi e delle relazioni umane nei territori di frazione.
TAVOLO DI NEGOZIAZIONE
L’Istituzione del TdN inizia dalla convocazione -con lettera nominale/fax/mail a cura della segreteria organizzativa -‐ di:
o soggetto richiedente/decisore (sindaco o assessore)
- responsabile del progetto
- commissione consiliare
- soggetti che hanno sottoscritto l’accordo
- principali rappresentanze organizzate
- curatore/facilitatore del percorso.
I soggetti sopra elencati rappresentano il nucleo di partenza del TdN.
L’incontro è “preliminare” all’avvio del processo e ha l’obiettivo di condividere:
- la mappa dei portatori di interesse (in bozza, da integrare),
- le condizioni normative e dell’iter decisionale,
- la modalità di selezione dei partecipanti al TdN,
- il funzionamento del TdN,
- gli indicatori di monitoraggio del percorso.
Dopo l’incontro preliminare, i successivi incontri del TdN si svolgeranno al termine dei momenti pubblici di confronto con la cittadinanza e avranno l’obiettivo di definire, approfondire, valutare, selezionare.
L’obiettivo del Tavolo di Negoziazione è accordarsi sull’obiettivo.
Nelle prime sedute (fase di condivisone del percorso) il Tavolo di Negoziazione definisce e condivide le questioni in gioco, i portatori di interesse singoli e organizzati (mappa definitiva), il programma dettagliato del percorso (tempi, luoghi, strumenti di discussione, modalità), le diverse forme di coinvolgimento della cittadinanza. Nelle sedute successive (fase di svolgimento) il Tavolo di Negoziazione entra nel merito delle questioni che via via emergeranno.
Nell’ultima seduta il TdN definisce i contenuti specifici del Documento di Proposta partecipata
La composizione del TdN si baserà sulla mappa dei portatori di interesse condivisa in bozza in occasione dell’incontro preliminare. La selezione avverrà tramite la sottoscrizione di una manifestazione di interesse dopo la pubblicazione (web e bacheche) della mappa. La mappa rimarrà esposta per le opportune integrazioni. Sarà inviata apposita lettera nominale per invitare quanti elencati nella mappa ad aderire al TdN. I soggetti che esprimono la propria intenzione ad esser parte del TdN devono compilare la manifestazione indicando il tema-‐target che sente di poter rappresentare, le modalità con cui socializzerà ai soggetti di cui rappresenta interessi/istanze/benefici l’evolversi del dibattito, l’impegno a diffondere l’esito del lavoro svolto. La composizione del TdN sarà poi resa pubblica e lasciata “aperta” la possibilità di nuove adesioni durante la fase di apertura del percorso. Raccolte le manifestazioni, si procederà a convocare la prima seduta ufficiale del TdN.
Gli incontri del TdN hanno una loro specifica organizzazione. Nelle singole sedute del TdN sono previsti sia i lavori di gruppo che i momenti di plenaria. Il rappresentante del soggetto decisore (il sindaco o l’assessore) presenta l’obiettivo dell’incontro, il responsabile del progetto e il facilitatore. Il responsabile presenta l’ordine del giorno e i tempi a disposizione, ricorda inoltre le regole condivise sul funzionamento del TdN. Il facilitatore conduce il confronto. Ogni incontro è caratterizzato da matrici tematiche di supporto e gestione della discussione (microplanning). Di ogni incontro sarà tenuto un registro delle presenze (che terrà conto della realtà rappresentata, del genere, dell’etnia, dell’età). Al termine dell’incontro sarà valutato insieme ai partecipanti l’indice di rappresentatività della discussione (equilibrio, composizione del gruppo, posizionamento rispetto i temi/questioni in gioco e gli interessi/istanze di comunità/benefici collettivi connessi). Sarà cura del facilitatore fare una sintesi delle convergenze e delle divergenze.
Gli incontri sono calendarizzati. Prima di ogni attività, documenti e schede di lavoro utili ai partecipanti per prepararsi alla discussione saranno pubblicati on line. Una e-mail della segreteria organizzativa avvertirà i partecipanti dell’avvenuta pubblicazione on-‐line così come il promemoria su data, luogo e ordine del giorno del prossimo incontro. Per ricevere informazioni e chiarimenti in merito alle attività sarà possibile contattare direttamente il curatore del percorso attraverso una e-mail dedicata.
Di ogni incontro è redatto un report che organizza i contributi emersi dal confronto affinché emerga la progressione verso i risultati attesi.
Al termine del percorso i report degli incontri (confermati dai partecipanti e pubblicati on-line) sono utilizzati per comporre il Documento di Proposta Partecipata. E’ il curatore del percorso che redige il Documento utilizzando i report condivisi e le integrazioni pervenute. Per l’elaborazione del DPP sarà privilegiata la sintesi e l’uso di elementi grafici per facilitarne la lettura e la piena comprensione, oltre che per far emergere la logica della discussione. Il DPP sarà sottoposto alla verifica del Tavolo di negoziazione, il quale in occasione della sua ultima seduta procederà alla sua approvazione e sottoscrizione. In seguito il DPP sarà reso pubblico e inviato all’Ente responsabile.
PROCESSO
La struttura del processo partecipativo prevede sia in momenti circoscritti ai membri del Tavolo di negoziazione (fungente da coordinamento) che in momenti di riflessione collettiva allargati alle realtà organizzate e singoli cittadini attivi nelle frazioni. Saranno utilizzati prevalentemente strumenti qualitativi di democrazia deliberativa più appropriati all’oggetto in discussione (situazione specifica), nell’ambito di incontri dove saranno alternate attività di informazione e approfondimento, ad attività più esplorative e ideative. Sarà condotta in forma partecipativa una analisi delle criticità/opportunità (focus group di frazione), una ricognizione degli esiti delle esperienze di cittadinanza attiva già presenti nelle frazioni (interviste), una sperimentazione di regole pratiche in tre frazioni pilota. Uno più facilitatori condurranno il confronto. I contributi raccolti nel Documento di proposta partecipata consentiranno la redazione del nuovo Regolamento Beni Comuni - Frazioni: un documento che dovrà contraddistinguersi per il carattere innovativo e sperimentale, per le attenzioni poste nel creare le condizioni di effettiva rappresentanza di tutte le componenti delle comunità di frazione, per gli strumenti di promozione della capacità deliberativa del cittadino.
Fase | Macro-azioni | Tempi |
Condivisione del percorso |
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Ottobre 2016 |
Svolgimento del percorso |
Apertura del processo
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Novembre - Dicembre 2016 |
Processo partecipativo
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Gennaio - Marzo 2017 | |
Chiusura del processo
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Aprile 2017 | |
Impatto sul procedimento |
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Aprile 2017 |
COSTI
Cronoprogramma delle attività e relativi costi 2016-2017
DOCUMENTI E ALLEGATI
Approvazione del documento di proposta partecipata
Proposta di deliberazione della Giunta Comunale n. 163 del 18.07.2017
"FRAbene&beni Per un protagonismo responsabile delle Frazioni nella cura dei beni comuni" - Avvio formale del percorso partecipativo. CUP C99D16000660006
Delibera di Giunta n. 218 del 25.10.2016
Presentazione del progetto FRAbene&beni - Per un protagonismo responsabile delle Frazioni nella cura dei Beni comuni (nuovo Regolamento Beni Comuni Frazioni) al BANDO 2016 PER L'EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI REGIONALI A SOSTEGNO DEI PROCESSI PARTECIPATIVI (L.R. 3/2010) Attestazione di sospensione della decisione, accordo formale, cofinanziamento.
Delibera di Giunta n. 161 del 27.07.2016
Presentazione del progetto FRAbene&beni - Per un protagonismo responsabile delle Frazioni nella cura dei Beni comuni (nuovo Regolamento Beni Comuni Frazioni) al BANDO 2016 PER L'EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI REGIONALI A SOSTEGNO DEI PROCESSI PARTECIPATIVI (L.R. 3/2010)
Delibera di Giunta n. 159 del 26.07.2016
CONVOCAZIONI E VERBALI TAVOLO DI NEGOZIAZIONE
Convocazione del primo nucleo del "Tavolo di Negoziazione" per il Progetto FRA bene& beni - 17 gennaio 2017, ore 18:00
Protocollo n. 70278/2016 del 30/12/2016
Verbale della riunione del I° nucleo del Tavolo di Negoziazione - 17 gennaio 2017
Protocollo n. 3149/2017 del 19/01/2017
Scheda di adesione ai laboratori - file editabile
Scheda di adesione al tavolo di Negozazione - File editabile