Lettera aperta ai Professionisti 

 

 

Le tempistiche previste dalle norme per le operazioni istruttorie delle pratiche edilizie, segnatamente CILA e SCIA, come peraltro acuite dalle modifiche alla L.R. 15/2013 introdotte dalla L.R. 14/2020, sono stringenti e a garanzia dell’efficienza e semplificazione è assunto dal legislatore il pervasivo principio dell’inefficacia dei provvedimenti tardivi assunti dalla pubblica amministrazione (ne è un esempio l’inefficacia del parere della CQAP rilasciato oltre il termine di 25 giorni dall’efficacia della CILA o SCIA).

Le istruttorie di tali pratiche tuttavia incontrano spesso ostacoli dovuti alla mancanza o incompleta definizione degli elaborati, che costringono a continue richieste di documentazione e modifiche progettuali (dalle fotografie che non riguardano le parti oggetto dell’intervento o la mancanza delle stesse e dei relativi punti di ripresa, la mancanza di quotature fondamentali, spesso nelle sezioni; parziali o mancati pagamenti di diritti di segreteria e sanzioni e contributo di costruzione; dichiarazioni riferite ad altri interventi in altre localizzazioni; dichiarazioni e elaborati L.13/89 privi di coerenza e parziali, in definitiva elementi che costringono a continue lettere di richiesta) e che comportano in questo momento un aggravio per lo Sportello Unico Edilizia in termini di tempi e risorse che potrebbe essere evitato applicandovi maggiore attenzione in fase di redazione della pratica edilizia.

L’osservanza della tempistica, e quindi l’inefficacia di pareri o richieste di documentazione integrativa effettuate dopo la scadenza, se da un lato lascia aperto il decorso dell’efficacia della pratica chiudendone le possibilità di ‘perfezionamento’ da parte del SUE, dall’altro può lasciare agli atti eventuali dichiarazioni, riferimenti tecnici, e asseverazioni imprecise o contraddittorie o omissive che potranno essere oggetto di successivi controlli  e valutazioni (si pensi a possibili segnalazioni, abusi, verifiche di conformità, dove l’imprecisione del tecnico dichiarante potrebbe  avere riscontri problematici e conseguenze spiacevoli).

Lo Sportello Unico Edilizia si sta attivando nel dotarsi di un nuovo gestionale che possa da un lato agevolare la presentazione dei titoli edilizi e dall’altro costituire un percorso obbligato ‘minimo’ a garanzia della completezza della pratica stessa. Ci stiamo lavorando, ma sono mesi densi di novità normative e difficoltà per tanti.

Confido che venga compreso lo spirito collaborativo di questa comunicazione, che mira a trovare soluzioni ragionevoli e proporzionate laddove emergano nella pratica applicativa evidenti e frequenti rallentamenti insieme a carenze, imprecisioni nella documentazione e nelle dichiarazioni a partire da una maggiore attenzione alla compilazione della modulistica tecnica e alla corretta produzione degli elaborati dovuti.

Fiducioso nella collaborazione di tutti

Renzo Pavignani

Dirigente Sportello Unico Edilizia

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