Su tutela autonomi, visite fiscali per pazienti con malattie gravi e donazione sangue --Comunicato stampa n.266 del 12/10/2015

Il Consiglio comunale di Carpi nella sua seduta dell’8 ottobre scorso ha affrontato numerosi temi, ad esempio approvando un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle sui diritti e la tutela per i lavoratori autonomi colpiti da malattia grave o prolungata. Letto in aula dalla consigliera Monica Medici il documento impegna il Sindaco e la Giunta a intervenire presso il Parlamento per fare in modo che il Ministero del Lavoro riveda la normativa attuale al fine di tutelare questi lavoratori che “sono in aumento, pensiamo alle Partite Iva – ha detto Medici – Molti non sono assicurati a livello sanitario, non possono comunque vedersi detratti fiscalmente queste spese. In pratica stiamo parlando di persone che non possono ammalarsi”. L’odg del Movimento impegna inoltre Sindaco e Giunta ad entrare in contatto con le associazioni di categoria per raccogliere informazioni e concordare azioni congiunte, ad esempio campagne informative; infine a identificare modalità concrete di intervento a supporto di questi lavoratori. L’odg è stato approvato da tutto il civico  consesso ad esclusione di Cristian Rostovi (Ncd-FdI-An) che si è astenuto.
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità poi una mozione del Partito Democratico sul cosiddetto ‘Protocollo di Chiara’, per la modifica dei protocolli delle visite fiscali per i pazienti con malattie gravi, sottoposti a cicli di radioterapia o chemioterapia e che dunque devono assentarsi da casa per motivi sanitari non risultando reperibili al momento della visita fiscale. Per evitare queste ‘pratiche vessatorie’ il Governo pare intenzionato ad affrontare il tema inserendolo in un decreto legislativo (decreto attuativo del Jobs Act) che ha già ottenuto parere favorevole da parte del Parlamento. La mozione del Pd, letta in aula l’altra sera dalla consigliera Mariella Lugli, chiede al Sindaco e all’assessora alle Politiche sanitarie di sollecitare l’approvazione di questo decreto tramite l’impegno dei parlamentari modenesi, e di chiedere all’Inps locale di emanare una circolare che equipari le norme che regolano le ispezioni sulle visite fiscali tra dipendenti pubblici e privati. La mozione è stata approvata da tutti i gruppi con l’astensione però di Forza Italia e di Cristian Rostovi.
Il Consiglio comunale non ha invece approvato una mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva di facilitare la donazione del sangue con iniziative specifiche. “Visto che lo si è fatto per la donazione degli organi lo si può fare anche per questo importante motivo – hanno spiegato i firmatari in aula – e il Comune può farsi promotore di un progetto con le associazioni impegnate nella diffusione della cultura della donazione per promuovere la scelta nei confronti dei cittadini maggiorenni in occasione del rilascio della Carta d’identità”. L’assessore comunale ai Servizi Demografici Cesare Galantini ha replicato che i dipendenti dell’Anagrafe “hanno manifestato un parere negativo su questa incombenza, che non è normata a livello nazionale con modalità e procedure chiare indicate dal Ministero come lo è ad esempio la possibilità di indicare la propria volontà a favore o meno della donazione degli organi. Si potrebbe creare una confusione di ruoli, nessun altro ente locale che io sappia fa una cosa del genere. Anche la presenza delle associazioni che si occupano di questa tematica in sala di aspetto per fare promozione è una iniziativa che si può vagliare, ma ricordo che l’Anagrafe cittadina è aperta oggi per servizi non a prenotazione nella sola giornata del giovedì”.
Anche l’assessora alla Sanità Daniela Depietri ha preso la parola in Consiglio per ricordare come l’Avis a Carpi abbia 2900 iscritti, 2850 donatori, e compia molte iniziative promozionali nelle scuole dove trova molti nuovi iscritti tra i giovani. “Non è il momento ora di promuovere una iniziativa simile all’Anagrafe, si creerebbe confusione”. E se Eros Gaddi (M5S) ha ribadito dal canto suo che un’iniziativa del genere farebbe in modo che la nostra città possa svolgere il ruolo di comune-guida in questo settore Marco Bagnoli (Pd) ha spiegato invece che una decisione in questo senso potrebbe creare problemi con altre associazioni di volontariato “che potrebbero chiedersi perché allo sportello dell’Anagrafe si distribuiscano materiali promozionali sulla donazione del sangue e non di altri sodalizi altrettanto meritevoli e impegnati in altri campi del volontariato socio-sanitario”. La mozione è stata votata al termine del dibattito dal gruppo firmatario, dunque dal Movimento 5 Stelle, e da Forza Italia e Cristian Rostovi: il Pd si è espresso in modo contrario mentre il gruppo Carpi Futura si è astenuto.
L’assessore Galantini nel corso del suo intervento aveva anche ricordato tra l’altro come nel 2014 le Carte di identità rilasciate dai Servizi Demografici comunali siano state 10924 e 7971 quelle rilasciate nei primi 9 mesi del 2015: di queste 2600 da luglio a fine settembre.

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